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La biblioteca di comunità

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Biblioteca di Comunità

La biblioteca lascia la sua sede storica, al piano terra del Palazzo San Giuseppe, nel borgo antico, per trasferirsi in una zona di espansione, a ridosso della strada provinciale che collega Polignano a Mare a Conversano e si trasforma in Biblioteca di comunità.

L’opera è stata interamente finanziata dalla Regione Puglia con fondi comunitari nell’ambito del bando “Smart in Puglia – Community library” – P.O.R. Puglia F.E.S.R.  – FSE 2014-2020  – Asse Prioritario VI “Community Library, Biblioteca di Comunità: essenza di territorio, innovazione, comprensione nel segno del libro e della conoscenza” – Azione 6.7 Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale ed è il risultato di una proposta progettuale che ha registrato un ampio partenariato pubblico e privato.

Oltre ad interventi di restauro ed adeguamento funzionale dell’immobile candidato ad ospitare la nuova biblioteca di comunità, i fondi regionali hanno permesso di realizzare una nuova fornitura di arredi e attrezzature informatiche di nuova generazione, attrezzature per la caffetteria della biblioteca, un ingente acquisto di nuovi libri, oltre alla gestione dei servizi bibliotecari specialistici affidata alla Cooperativa Imago di Lecce e ai servizi di Start-up di prossimo avvio.

L’intera proposta per la nuova Community Library di Polignano a Mare ha come finalità principale la concezione di spazio/servizi dedicati a sperimentare, accanto ai servizi peculiari e tradizionali, quelli offerti da una biblioteca sociale:

  •         luogo dove circolano i saperi e di accesso alla conoscenza;
  •         luogo per il longlife learning e l’autoapprendimento;
  •         fabbrica di innovazione sociale, officina di creatività e di condivisione della conoscenza;
  •         luogo in cui fornire formazione e accesso alle risorse digitali;
  •         luogo di incontro e socialmente innovativo.

L’individuazione di questo spazio per la nuova funzionalizzazione della biblioteca di comunità, in tale contesto urbano fortemente contemporaneo, con luoghi spesso problematici che stentano a trasformarsi in occasioni di riqualificazione e rigenerazione urbana, offre un’opportunità e un vantaggio competitivo per le politiche di ri-centralizzazione del quartiere, per valutarlo quale risorsa urbana da valorizzare e per riconoscere il valore delle risorse sociali presenti.

Un altro elemento importante rispetto a questa localizzazione risiede nell’occasione che a circa 100 metri dall’immobile di via Mancini è ubicato l’asilo nido comunale.

Lo spostamento di un servizio pubblico come la biblioteca di Polignano, che pur nello spazio piccolo in cui era precedentemente ubicata, svolge dal 2004 una funzione continua e di grande qualità, dal “centro” alla periferia  potrebbe destare qualche perplessità. Importante quindi una piccola analisi relativa alla mobilità e all’accesso. Sicuramente la nuova collocazione urbana della biblioteca consentirà il raggiungimento della stessa tanto a piedi, che soprattutto in auto, senza problemi di parcheggio, le mamme potranno arrivare ed accedere alla biblioteca facilmente con i passeggini, così come gli utenti che necessitano di ausili. La nuova biblioteca di comunità di Polignano a Mare inoltre sarà raggiungibile grazie ad alcuni interventi realizzati nell’ambito del SAC “Mari tra le Mura”. Il “SAC Mari tra le mura”, grazie a una proficua sinergia con la Regione Puglia e ai finanziamenti comunitari, attraverso l”Ecometrò”, “Contemporaneamente, le nuove operazioni “Ecometrò plus” e “Arte Open Air- Digital Art” e le azioni di completamento, offre una cospicua dotazione di mezzi (minibus, biciclette, risciò, ecc.) e servizi (laboratori, animazione culturale) e crea le migliori condizioni perché il turista – visitatore esplori questa porzione di territorio all’insegna di una mobilità lenta e sostenibile.

Chi giunge qui, viaggiando fra Conversano, Mola di Bari, Polignano a Mare e Rutigliano, deve dare “più spazio al suo tempo” per meglio godere di uno straordinario patrimonio ambientale e culturale, che va dal mare ai laghi, dalle lame agli ulivi, dai castelli ai musei, dalle chiese ai centri storici. E’ una prospettiva che crea nuovi attrattori, valorizza iniziative e attività già esistenti, saperi e sapori diffusi, fornendo a persone illuminate significative opportunità per promuovere attività d’impresa.

Ogni biblioteca sa che «facendo cultura» si fa comunità: l’incontro tra le storie dei libri e le storie delle persone permette di costruire ponti, tessere significati, produrre cambiamenti. Ora, in un’epoca in cui si rivela effervescente e faticosa la ricerca di stili di vita «altri» dentro la società, la biblioteca può essere presidio di immaginazione e pensiero, di passioni e azioni per una vivibilità sensata e sostenibile. E dunque la comunità ha bisogno della sua biblioteca. Ma la biblioteca trova il suo senso solo là dove una comunità la riconosce come un «bene comune» indispensabile e se ne prende cura, come un luogo in cui si genera quel futuro di cui abbiamo bisogno perché non vediamo dove portano le strade e dove gli spiragli di futuro si aprono nella mescolanza e contaminazione tra mondi culturali, sociali, professionali, economici.